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Chi sono

Stefania Ludovici - Chi sono

Benvenuta o benvenuto nel mio giardino!

Mi chiamo Stefania Ludovici e se non avessi scelto la psicologia, con buona probabilità oggi sarei una botanica.

 

Trovo che siano discipline affini, con tantissime somiglianze. Noi stessi siamo un po’ come alberi: per stare bene e crescere forti abbiamo bisogno di radicarci a terra e sviluppare lunghe radici. Come alberi nel loro tronco, possediamo e conserviamo delle risorse interne preziosissime. Abbiamo la possibilità di fiorire e di rifiorire. Di rinnovarci sempre.

 

Di professione psicoterapeuta relazionale e familiare, sono passata dall’assorbire racconti su racconti quando ero piccola - che sono stati il mio pane quotidiano in famigli a- all’ascoltare storie su storie dei miei pazienti, che mi parlano delle loro vite, che sono un po’ le vite di tutti noi, esseri umani, alla ricerca di un significato più grande da dare alla nostra esistenza.

Dopo il diploma di maturità scientifica, mi laureo in Psicologia clinica nel 1996 presso l’Università La Sapienza di Roma, con il massimo dei voti, perché avevo fatto una promessa a me stessa! Sono iscritta all’Ordine degli Psicologi del Lazio dal 2001 (protocollo n. 9684). Inizio a lavorare con i primi pazienti e le prime famiglie nel reparto di Dietologia e Nutrizione Pediatrica dell’ospedale Umberto I di Roma. Mi specializzo nel 2004 in Psicoterapia a indirizzo Sistemico Relazionale, presso la scuola di formazione Random mentre lavoravo e crescevo il primo figlio. È stato un passaggio difficile, ma quando a guidarti sono i tuoi obiettivi che sono allineati ai tuoi valori, niente è davvero impossibile. Ho insegnato a scuola in contesti difficili e ho scoperto che si può fare. Ho approfondito la mia formazione nell’ambito dei disturbi specifici di apprendimento, diventando valutatrice e riabilitatrice. Lavoro con bambini, preadolescenti, adolescenti e con le loro famiglie. Lavoro con uomini e donne nel pieno della loro maturità o che sono entrati a pieno titolo nella loro ultima stagione. Ognuno di queste persone è all’interno del proprio personalissimo processo di guarigione, che dura un’intera vita e non si esaurisce con la fine del rapporto terapeutico.

 

È con rispetto, trasparenza, gentilezza e professionalità che faccio con loro un pezzo di strada, ovvero un viaggio alla scoperta del luogo più prezioso: il loro giardino interiore.

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“E quindi come sono arrivata alla Psicolgia? “

Se volessi provare a dare una risposta più personale e meno celebrale, dovrei trovare il coraggio di parlare un po’ di me.

In questo caso la risposta più immediata o più “di pancia” sarebbe:

<<Mia nonna mi ci ha portato. È lei che mi ha accompagnata. Mano nella mano>>. E questa è la mia semplice verità. Se non altro io oggi la sento così!

I miei Valori

Valori
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ACCETTARE

Credo che per crescere e cambiare dobbiamo accettare di non avere tutte le risposte. Per questo, quasi sempre, una buona domanda è migliore di una buona risposta.

Credo nel potere dell’accettazione, non come sinonimo di rassegnazione, ma come la capacità di immergersi nella situazione reale, prendendo atto di ciò che è. Solo accettando una situazione per quello che è, si può trovare la forza per modificare ciò che non ci piace.

Credo nella fragilità e nella vulnerabilità – che sono parte integrante della vita – come forze emotive importantissime che ci permettono di rendere le cose possibili, perché come scrive Leonard Cohen “C’è una crepa in ogni cosa. È da lì che entra la luce”.

ACCOGLIERE

Credo che tutti possano migliorare sé stessi e la propria condizione se lo desiderano, perché dentro ognuno di noi risiede naturalmente la forza del cambiamento. Per questo intendo aiutare il prossimo a sbloccare e coltivare il proprio potenziale.

Credo che dietro ad ogni dolore si nasconda un’opportunità immensa di risveglio e se si ha coraggio, inteso nella sua accezione più pura, cioè “avere cuore”, si possa diventare gli eroi della propria storia. Citando Camus: “Nel bel mezzo dell’inverno si può scoprire in noi un’invincibile estate”.

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CRESCERE

Credo nella cooperazione e nel mutuo appoggio, per questo pratico l’ascolto come medicina e la gentilezza come atto d’amore verso me stessa e verso gli altri.

Credo nella generosità e nell’accoglienza, per questo vedo nell’unicità e nelle fragilità dei valori aggiunti e penso che questi vadano sempre trattati con delicatezza e rispetto.

AGIRE

Credo nei sogni solo se a questi segue un piano per realizzarli. Per questo vedo nell’agire, un passo alla volta, un giorno alla volta, la chiave per raggiungere i propri traguardi.

   

Credo nell’autodisciplina come sinonimo di libertà e nel lasciarsi andare per concedersi l’opportunità di sperimentare il nuovo, senza pregiudizi.

Credo nel potere della tecnologia e della condivisione come mezzo per facilitare un avvicinamento alla psicoterapia, rendendola fruibile a tutti.

Infine credo che  gli alberi, le piante e la natura in generale, siano dei mirabili simboli che racchiudono tutti i miei valori. Hanno complessi sitemi di connessione e vivono in relazione, racchiudono in un seme tutta la forza della vita, sono generose, necessitano di cura sebbene possano germogliare nelle condizioni più sfavorevoli. Noi come loro avremmo bisogno di imparare a vivere radicati nel presente, senza rammaricarci del passato, o preoccuparci del futuro che ci aspetta. 

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La mia Missione

E poi arriva un giorno in cui ti stanchi. Ti stanchi di vivere una vita che non riconosci come tua, oppure desideri di più e scegli di cambiare. Ma cambiare come? Per andare dove? Da dove si comincia a cambiare?

 

Il percorso di terapia prova a dare risposta a tutte queste domande -e ad altre ancora-. Sono domande che possono spaventare, perché il cambiamento, che a volte è proprio necessario, ci fa paura, crea uno stato di malessere disuso, genera inquietudine. Eppure non c’è niente di più inevitabile del cambiamento, anche quando resistiamo ad esso, anche quando ci ribelliamo, anche quando decidiamo di non cambiare niente e di restare fermi dove siamo. Se non scegliamo noi il cambiamento, è la vita a scegliere per noi, e in qualche modo anche non scegliere è una scelta che ci porterà da qualche parte, e di solito non è mai un buon posto. Per questo dico che non cambiare è impossibile! Non sottovalutare mai il potere del tuo cambiamento, perché questo avrà un impatto non solo sulla tua vita, ma anche sulla vita delle persone che ti sono vicine. È un po’ come lanciare un sasso nello stagno. Nel momento in cui il sasso affonda, si cominciano a formare dei cerchi concentrici, che ne creano altri, ed altri ancora... Questo accade perché siamo tutti interconnessi. Ci influenziamo a vicenda, dipendiamo gli uni dagli altri. Perciò se migliora la vita di una persona, migliora e se ne giova il mondo intero. È questo il super potere del cambiamento e in questo consiste in fondo la mia ambiziosa missione:

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Cambiare il mondo, una persona alla volta!

Come lo faccio? Aiutandoti a ripartire da te, portando l’attenzione da fuori a dentro, al tuo giardino interiore, scoprendo chi sei al di là degli altri e del giudizio degli altri, quali sono i tuoi reali bisogni, i tuoi valori e le tue priorità, agendo allineato a questi, amando il percorso molto più del traguardo.

Tra il dire e il fare c’è una decisione da prendere: la tua! 

Sappi che quando sei di fronte a un bivio hai sempre -almeno- due possibilità: o fuggi da te, o ti incontri.

Perché in fondo si può vivere fiorendo o appassendo un poco alla volta!

Missione
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